Impianto Prama RF post-estrattivo in sito 2.4, con carico immediato e corona in resina realizzata precedentemente in laboratorio per conformare i tessuti dopo la chirurgia
Dott. Guillermo Cabanes Gumbau, Prot. Violeta Alapont Asensio, Vila Real
Paziente donna di 32 anni, con anamnesi medica priva di precedenti rilevanti. Si pianifica una procedura di avulsione
del residuo radicolare dell’elemento 2.4, con inserimento immediato di un impianto post-estrattivo a carico immediato.
Nella stessa fase chirurgica viene inserito in posizione 2.6 anche un impianto narrow Outlink2 Slim.
“L’assenza di una linea di chiusura predeterminata mi ha consentito di stabilire con la massima libertà il margine protesico, fin dal provvisorio. Un semplice accorgimento come la creazione di due alette laterali in appoggio sugli elementi adiacenti consente di trasferire in bocca al paziente la stessa occlusione studiata sul modello in articolatore.”
cit. Dott. Guillermo Cabanes Gumbau

Immagine clinica con evidenza del residuo radicolare dell’elemento 2.4.

Immagine radiografica con evidenza del residuo radicolare dell’elemento 2.4.

Sul modello in gesso viene realizzata una corona in resina con alette di appoggio sugli elementi occlusali adiacenti, per guidare il suo posizionamento in bocca. La corona viene forata al momento della chirurgia.

Estrazione atraumatica del residuo radicolare con ausilio dell’estrattore di Benex e debridement dell’alveolo.

Misurazione dello spessore gengivale, mediante sonda con stop di gomma, per stabilire la lunghezza della preparazione.

Osteotomia e recupero dei frustoli d’osso autologo grazie alla geometria dei taglienti della fresa.

Posizionamento immediato di un impianto Prama RF (4.25x13 mm). Nella stessa fase chirurgica viene inserito in posizione 2.6 anche un impianto narrow Outlink2 Slim.

Posizionamento immediato di un impianto Prama RF (4.25x13 mm). Nella stessa fase chirurgica viene inserito in posizione 2.6 anche un impianto narrow Outlink2 Slim.

Posizionamento del pilastro protesico e perforazione al centro della faccia occlusale della corona in resina. Il gap perimplantare viene momentaneamente protetto con una spugna emostatica per prevenire la possibile contaminazione con resina durante la ribasatura.

La corona viene ribasata con resina autopolimerizzante (Reef Crown & Bridges) e viene collocata sul pilastro, lasciando libero il foro vite. Per lasciare libero il foro vite, questo viene riempito con teflon, che verrà eliminato facilmente al termine della polimerizzazione.

Si procede con lo svitamento della corona, che ingloba al suo interno il pilastro protesico.

Riempimento del gap perimplantare con i frustoli d’osso raccolti durante il fresaggio miscelati a PRF.

Si modella la corona con un’adeguata emergenza, per mezzo di adesivo e composito fluido fotopolimerizzabile. Si semplifica la procedura inserendo un o-ring di silicone nel collo dell’analogo, che funge da stop per il composito fluido al livello desiderato per il limite cervicale della corona. Dopo la solidarizzazione della corona al pilastro, al livello desiderato rispetto agli elementi adiacenti, è possibile eliminare con un disco le estensioni laterali.

Visione occlusale, laterale e radiologica al momento del carico del provvisorio, dopo la rimozione delle alette, avvitato all’impianto. Non è necessario suturare, dal momento che la corona stessa funge da “tappo alveolare”.

Situazione intraorale dopo 20 giorni dalla chirurgia.

Situazione intraorale dopo 20 giorni dalla chirurgia.

Dopo 3 mesi si rimuove la corona protesica per verificare l’evoluzione della guarigione dei tessuti mucosi e per poter effettuare la presa d’impronta.

Preparazione del profilo di emergenza sul modello in gesso e realizzazione della corona avvitata su Prama in posizione 2.4 con pilastro calcinabile con base in titanio e corona incollata con “vite prigioniera” su Outlink2 Slim in posizione 2.6.

Preparazione del profilo di emergenza sul modello in gesso e realizzazione della corona avvitata su Prama in posizione 2.4 con pilastro calcinabile con base in titanio e corona incollata con “vite prigioniera” su Outlink2 Slim in posizione 2.6.

Preparazione del profilo di emergenza sul modello in gesso e realizzazione della corona avvitata su Prama in posizione 2.4 con pilastro calcinabile con base in titanio e corona incollata con “vite prigioniera” su Outlink2 Slim in posizione 2.6.

Preparazione del profilo di emergenza sul modello in gesso e realizzazione della corona avvitata su Prama in posizione 2.4 con pilastro calcinabile con base in titanio e corona incollata con “vite prigioniera” su Outlink2 Slim in posizione 2.6.

Aspetto clinico e radiografico dopo 6 mesi.