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Corona avvitata con impianto Prama in zona estetica 

Dott. Paolo Nardinocchi, Odt. Valerio Zarroli, Laboratorio Camaioni OdontotecniciTeramo

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Il paziente si è presentato allo studio con una profonda frattura dell’elemento 2.1 che aveva interessato la parete vestibolare. L’elemento dentale aveva una radice molto corta, ma non era caratterizzato da mobilità in quanto risultava anchilosato. Il restauro ha previsto l’estrazione dell’elemento fratturato e l’inserimento di un impianto Prama in una posizione protesicamente ideale: l’emergenza del collo è stata posizionata a livello del margine gengivale dei denti adiacenti, prestando attenzione a non andare in contatto con il piatto osseo buccale. Questo tipo di posizionamento è controindicato in caso di impianti tissue-level con collo divergente o cilindrico in quanto, essendo inseriti in posizione più palatale per evitare future recessioni dei tessuti duri e molli, costringerebbero a una protesi con un sovracontorno orizzontale che potrebbe influenzare negativamente l’eliminazione di placca da parte del paziente, precludendo così la possibilità di una protesi di tipo cementato a causa della difficoltà di rimuovere il cemento in eccesso. In questo caso, grazie a questo tipo di posizionamento, sarebbe stato possibile realizzare una corona definitiva sia avvitata che cementata, la scelta è ricaduta su una corona avvitata, avendo la possibilità di sfruttare i benefici dell’angolazione offerti dai supporti Interfase Dynamica.

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“L’impianto Prama mi ha permesso di pianificare una riabilitazione ideale dal punto di vista protesico, posizionando l’emergenza del collo convergente a livello del margine incisale dei denti adiacenti. In questo modo è stato possibile realizzare una corona avvitata in zona estetica con un profilo di emergenza ideale e molto naturale, anche grazie alla possibilità data dall’uso dell’Interfase Dynamica di realizzare una protesi angolata.”

cit. Dott. Paolo Nardinocchi e Odt. Valerio Zarroli

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