Impianto immediato Prama in zona estetica
Dott. Ignazio Loi, Cagliari Dott. Giuseppe Vignato, Vicenza Odt. Antonello Di Felice, Roma
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Il paziente, 15 anni, si presenta al nostro studio con frattura dell’elemento 2.1. Dopo l’analisi dello stato della radice, effettuata per mezzo di apertura di un piccolo lembo esplorativo, si decide di mantenere la radice in situ per preservare il volume osseo in attesa che il paziente abbia l’età per procedere con una riabilitazione implanto-protesica. Trascorsi 10 anni, il paziente si ripresenta alla nostra osservazione e si procede con l’estrazione della radice e il successivo inserimento immediato dell’impianto Prama.
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“L’idea di un impianto come Prama era sempre stata nella mia testa. La morfologia convergente del collo Prama mi consente di ottenere riabilitazioni implanto-protesiche estetiche come su dente naturale. Prama ha dato forma a quello che avevo sempre sognato.”
cit. Dott. Ignazio Loi
Situazione iniziale del paziente all’età di 15 anni, dopo l’apertura del lembo per l’analisi della radice.
In attesa del completamento dello sviluppo scheletrico del paziente, la radice viene mantenuta in situ per ridurre la perdita ossea e viene effettuato uno splintaggio con composito del suo incisivo naturale.
Situazione clinica a distanza di 10 anni dalla frattura del 2.1.
Situazione clinica a distanza di 10 anni dalla frattura del 2.1.
Si procede con l’estrazione della radice e l’inserimento dell’impianto Prama. Il gap residuo viene riempito con biomateriale a base di osso bovino deproteinizzato.
Si procede con l’estrazione della radice e l’inserimento dell’impianto Prama. Il gap residuo viene riempito con biomateriale a base di osso bovino deproteinizzato.
Si procede alla costruzione del provvisorio immediato con una corona del commercio.
Provvisorio immediato in situ.
Provvisorio immediato in situ.
Fasi di laboratorio per la preparazione della corona definitiva in zirconia, presa d’impronta e controllo dei volumi e della morfologia su modello.
Visione occlusale e frontale dell’abutment in situ, 10 mesi dopo l’inserimento dell’impianto. I tessuti molli appaiono guariti e in salute.
Immagine finale, 10 mesi dopo il posizionamento del definitivo: si evidenzia la guarigione e il recupero dei tessuti molli.