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Riabilitazione singola in settore posteriore con Prama

Dott. Paolo Nardinocchi, Odt. Valerio Zarroli, Laboratorio Camaioni Odontotecnici, Teramo

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Il paziente si presenta allo studio con un ascesso all’elemento 3.6, con forte compromissione parodontale della forca e frattura della radice mesiale. A seguito di terapia antibiotica l’elemento è stato estratto; all’incirca dopo tre mesi la zona era caratterizzata da un forte riassorbimento verticale ed è stato quindi deciso di intervenire con l’inserimento di un impianto Prama. Nel caso in questione l’impianto Prama è stato inserito lasciando il collo iperbolico fuori dall’osso, allontanando così l’interfaccia impianto-abutment e favorendo l’ispessimento del tessuto connettivo, per un risultato estetico eccellente e stabile nel tempo.

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“La scelta di Prama in questa situazione è stata essenziale in quanto utilizzando un impianto bone level con un protocollo protesico tradizionale, nella stessa situazione avrei avuto con molta probabilità un’ulteriore perdita ossea dovuta alla formazione di uno spazio biologico sottocrestale. L’utilizzo dell’impianto intramucoso convergente Prama in combinazione con la transmucosa Prama IN, caratterizzata da un profilo molto ampio e dalla chiusura che ingloba il collo implantare per 0.5 mm, mi ha permesso di evitare il ricorso a tecniche di GBR, riducendo così le tempistiche di guarigione e ottenendo buoni risultati clinici e protesici.”

cit. Dott. Paolo Nardinocchi e Odt. Valerio Zarroli

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